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Gianluca Di Bella

Gianluca Di Bella

Lunedì, 26 Novembre 2018 15:49

ULTIMA ORA

CHIUSURA BIBLIOTECA ARCHEOLOGICA

 

Si segnala che la Sezione di Archeologia (Palazzo Chiablese – Piazza San Giovanni 2) del Sistema Bibliotecario di Istituto della SABAP-TO, per verifiche tecniche sarà chiusa fino a data da destinarsi. Verrà data tempestiva comunicazione della riapertura appena terminati gli accertamenti.

 

 

 

UFFICIO ESPORTAZIONE

 

Si comunica che l'ufficio esportazione resterà chiuso nei giorni 23, 24, 26, 29, 30 aprile 2019

 

Per la consegna della documentazione nel periodo su indicato bisogna rivolgersi alla portineria della Soprintendenza Abap-To in Palazzo Chiablese

 

Si ringrazia per la cortese collaborazione

La Direzione dell'Ufficio Esportazione

 

 

 

BIBLIOTECHE DI ISTITUTO

 

Si comunica all'Utenza che le Biblioteche di Istituto resteranno chiuse dal 19 aprile al 6 maggio 2019

 

Il servizio riprenderà regolarmente in data 7 maggio

 

 

Venerdì, 05 Ottobre 2018 22:20

QUADERNI 2

2  (2018)


 

   

Presentazione

 

Contributi

 

11.

 

 

Sepolture a inumazione dell’età del Bronzo nel Piemonte meridionale

Marica Venturino - Luisa Ferrero con la collaborazione di Gilberto Artioli - Caterina Canovaro - Ivana Angelini

 

45.

 

 

 

Le grandi sculture in bronzo di Augusta Taurinorum

Giuseppina Legrottaglie - Paola Rizzi - Angelo Agostino - Alessandro Sani

 

69.

 

 

 

Il sito di Ghemme località Orioli per la conoscenza delle forme di insediamento rurale in età romana

Giuseppina Spagnolo Garzoli - Alessia Biondi

 

87.

 

 

 

Torino, via Bertola 48: nuovi uffici Reale Group. Scavo in un isolato urbano

Stefania Ratto - Stefano Navigato

 

101.

 

 

 

Francesco Durantino, un maestro “vasaro” a Torino e la maiolica del XVI secolo prodotta in città

Gabriella Pantò

 

107.

 

 

 

Le vedute romane di Jan Blom e la Laurea Garimberti

Anna Maria Riccomini

 

 

Notiziario  della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana  di Torino pp. 119-138

 

121.

 

 

 

Bardonecchia, frazione Rochemolles. Rinvenimento di moneta romana

Federico Barello

 

121.

 

 

 

Caluso, via Trieste. Lavori presso la deviazione del canale di Caluso

Francesco Rubat Borel - Elisa Bessone - Melania Semeraro

 

123.

 

 

 

Cavour, via dell’Abbadia 2. Forum Vibii Caburrum, rinvenimenti di strutture e di un tratto stradale

Federico Barello - Monica Girardi - Anna Lorenzatto - Laura Maffeis

 

127.

 

 

 

Chivasso. Palazzo comunale. Strutture tardomedievali e di prima età moderna

Francesco Rubat Borel - Anna Passoni

 

129.

 

 

 

Nichelino - Vinovo. Ex Ippodromo. Realizzazione di centro commerciale. Campagne di scavo 2012-2013

Federico Barello - Francesca Bosman

 

134.

 

 

 

Rivarolo Canavese. Chiesa della Confraternita del SS. Nome di Gesù. Indagini archeologiche 2016

Stefania Ratto - Laura Maffeis

 

136.

 

 

 

Torino. Mastio della Cittadella. Rinvenimento di strutture murarie lungo il perimetro dell’edificio

Stefania Ratto - Manuela Meloni

 

 

Notiziario  della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo pp. 139-253

 

 

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

 

141.

 

 

 

Acqui Terme.  Acquedotto romano di Aquae Statiellae. Interventi di estrema urgenza a seguito degli eventi alluvionali del 24-25 novembre 2016

Marica Venturino - Margherita Roncaglio - Daniele Arobba - Severino Fossati

  

147.

 

  

 

Acqui Terme, corso Divisione Acqui. Recinto funerario con iscrizione dedicatoria a un membro della gens Valeria

Marica Venturino - Silvia Gatti - Alberto Bacchetta

 

152.

  

 

 

Alessandria, frazione Villa del Foro (Forum Fulvii). Epigrafe di Calpurnia Rufa. Interventi di tutela, restauro e valorizzazione

Marica Venturino - Alessandro Borghi - Carmela Sirello

 

156.

 

  

 

Alessandria, località Marengo. Un “tesoro” tra passato e futuro. Un progetto di studio, analisi e valorizzazione del Tesoro di Marengo

Egle Micheletto - Marica Venturino

 

158.

  

 

 

Alfiano Natta. Cascina Allieri, strada vicinale delle Are 3. Tracce di insediamento di età romana

Alberto Crosetto - Valentina Cabiale

 

161.

  

 

 

Carbonara Scrivia, località cascina Maghisello. Analisi in corso su architetture domestiche del Neolitico medio

Marica Venturino - Alessandro Peinetti

 

166.

  

 

 

Castelnuovo Bormida, S.P. 196 - intersezione con strada vicinale Emilia. Rinvenimento di tratti del sedime stradale della via Aemilia Scauri

Marica Venturino - Margherita Roncaglio

 

168.

  

 

 

Melazzo. Verifiche sul tracciato dell’acquedotto romano di Aquae Statiellae

Marica Venturino - Raimondo Prosperi - Silvia Gatti - Giulia Pasquini

 

172.

  

 

 

Novi Ligure, località Pieve. Paleosuolo e strutture del Neolitico antico

Marica Venturino - Simone Cavalieri - Neva Chiarenza - Martina Cestari - Miriana Ribero - Daniele Arobba

 

184.

  

 

Ricaldone, località Fonteperla. Tracce di un insediamento rurale di età romana

Alessandro Quercia - Silvia Gatti

 

186.

  

 

Serravalle Scrivia. Area archeologica di Libarna. Iniziative di valorizzazione e promozione

Marica Venturino

 

189.

 

  

 

Serravalle Scrivia, Libarna. ‘Libarna Urban landscape Project’: prospezioni di superficie con indagini geofisiche e riprese da drone (anno 2017). Nota preliminare

Alessandro Quercia - Katherine Huntley - Hannah Friedman - Michael Boyles - Melania Cazzulo

 

193.

  

 

 

Serravalle Scrivia. Nuovi dati sulla via Postumia

Alessandro Quercia - Silvia Gatti - Valentina Cabiale

 

197.

  

 

 

Serravalle Scrivia, nuovo ramo trasversale S.P. 35ter. Area di centuriazione di età romana (interventi 2014-2017)

Alessandro Quercia - Raimondo Prosperi

 

 

PROVINCIA DI ASTI

 

200.

 

  

 

Asti, via Cardinal Massaia (palazzo Mazzola). Fasi abitative di epoca romana e medievale

Alberto Crosetto - Elisa Bessone - Laura Maffeis

 

202.

 

  

 

Bubbio, località Cafra. Tracce di frequentazione di età protostorica e romana

Marica Venturino - Marina Giaretti - Melania Semeraro

 

208.

  

 

 

Casorzo. Chiesa di S. Vincenzo

Alberto Crosetto - Laura Maffeis

 

210.

  

 

 

Moasca. Intervento archeologico sulle torri sud-est e sud-ovest del castello

Alberto Crosetto - Laura Maffeis - Melania Semeraro

 

212.

  

 

 

Moasca, regione S. Martino. Insediamento di età romana

Alberto Crosetto - Elisa Bessone - Laura Maffeis - Melania Semeraro

 

214.

 

  

 

Nizza Monferrato, località Cremosina. Tracce di frequentazione protostorica e medievale

Marica Venturino - Alberto Crosetto - Marina Giaretti

 

 

PROVINCIA DI CUNEO 

 

217.

 

 

 

Alba. Cattedrale di S. Lorenzo. Aggiornamenti sul cimitero medievale

Egle Micheletto - Sofia Uggè - Marco Subbrizio

 

222.

 

 

 

Bene Vagienna. Area archeologica di Augusta Bagiennorum. Primi dati su due campagne di misurazione effettuate con il Ground Penetrating Radar

Deborah Rocchietti - Luigi Sambuelli

 

225.

 

 

 

Bene Vagienna. Area archeologica di Augusta Bagiennorum. “Ritorno alle origini. La fondazione di Augusta Bagiennorum”. Giornate Europee del Patrimonio 2017 e altri eventi

Deborah Rocchietti

 

226.

 

 

 

Bene Vagienna. Lancio del progetto Interreg-ALCOTRA 2017-2019 “TRA[ce]S. Trasmettere Ricerca Archeologica nelle Alpi del Sud / Transmettre la Recherche Archéologique dans les Alpes du Sud” (31 maggio 2017)

Sofia Uggé - Deborah Rocchietti

 

227.

 

 

 

Bra, frazione Pollenzo. Assistenza archeologica alla posa del nuovo collettore fognario. Rinvenimenti archeologici di età protostorica, romana e postmedievale

Sofia Uggé - Luisa Ferrero - Valentina Cabiale

 

231.

 

 

 

Bra, frazione Pollenzo, via della Piana 1 e via Regina Margherita 57. Nuovi elementi per la conoscenza dell’anfiteatro

Sofia Uggé - Elisa Ariaudo

 

233.

 

 

 

Dronero, via Allione.  Cittadella delle Bocce: edificio rustico altomedievale

Deborah Rocchietti - Marco Casola - Paola Comba

 

237.

 

 

 

Fossano. Foresta fossile del Pliocene

Sofia Uggé - Loredana Macaluso - Edoardo Martinetto

 

241.

 

 

 

Roccavione, sito di Bec Berciassa. Un progetto di archeologia per il territorio alpino

Deborah Rocchietti - Deneb Cesana

 

244.

 

 

 

Roddi - Verduno. Assistenza archeologica alla posa del nuovo collettore fognario. Rinvenimenti archeologici di età pre-protostorica, romana e postmedievale

Sofia Uggé - Luisa Ferrero - Marco Casola

 

248.

 

 

 

Saluzzo. Indagini alla chiesa di S. Maria della Stella

Sofia Uggé - Paola Comba

 

251.

 

 

 

Sant’Albano Stura, frazione Ceriolo. Ripresa delle indagini alla necropoli longobarda

Sofia Uggé

 

 

Notiziario  della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli pp. 255-303

 

 

PROVINCIA DI BIELLA

 

257.

 

 

 

Biella. Museo del Territorio Biellese. Mostra “Galati vincenti. I Celti in Piemonte tra VI e I secolo a.C.” (16 luglio-29 ottobre 2017)

Angela Deodato

 

258.

 

 

 

Bioglio, alta val Sessera. Pietra Bianca 2. Scavo di sito archeosiderurgico e archeominerario

Paolo de Vingo - Anna Gattiglia - Maurizio Rossi

 

263.

 

 

 

Candelo, piazza Castello e via Mazzini. Strutture murarie medievali individuate nel corso dello sdoppiamento della  linea fognaria

Francesco Rubat Borel - Stefano Leardi

 

266.

 

 

 

Salussola, località Aunei Grosso e Puliaco. Strade tardoantiche, medievali e di età moderna

Francesco Rubat Borel - Christian Gilardi - Diego Moro - Dario Varrone

 

268.

 

 

 

Salussola, località Gerbido. Fornace per mattoni postmedievale

Francesco Rubat Borel - Daniele Redamante - Diego Moro

 

269.

 

 

 

Salussola, località Puliaco. Frequentazione delle età del Bronzo e del Ferro

Francesco Rubat Borel - Stefano Marchiaro - Enrico Perencin

 

273.

 

 

 

Salussola, località Puliaco. Struttura fortificata e abitato medievali

Francesco Rubat Borel - Paola Comba - Stefano A. Paschero - Dario Varrone

 

PROVINCIA DI NOVARA

278.

 

 

 

Castelletto sopra Ticino, via Fermi. Sepoltura golasecchiana con boccale decorato a stampiglia

Francesco Rubat Borel - Mari Hirose - Leonardo Lamanna - Morgana Zapelloni

 

 282.

 

 

 

Novara, via Perrone angolo via Passalacqua. Dall’isolato moderno all’anfiteatro romano

Giuseppina Spagnolo Garzoli - Alessia Biondi

 

287.

 

 

 

Vaprio d’Agogna, località Cascina Il Motto. Urna funeraria, spada e spillone dell’età del Bronzo recente

Francesco Rubat Borel - Stefano Marchiaro

 

 

PROVINCIA DI VERBANO-CUSIO-OSSOLA

 

290.

  

 

 

Gravellona Toce. Seconda campagna di scavo del castrum Gravallone

Paolo de Vingo - Giovanni Battista Parodi - Andrea Bruna

 

 

PROVINCIA DI VERCELLI

 

296.

 

  

 

Livorno Ferraris. Terza campagna di ricognizioni archeologiche di superficie

Francesca Garanzini - Maria Elena Gorrini -  Elena Smoquina - Benedetta Peverelli

 

299.

 

 

 

Motta de’ Conti, località Mantie. Indagini geofisiche

Francesca Garanzini - Sandro Veronese

 

Segnalazioni bibliografiche di archeologia piemontese (2016-2018) pp. 305-319

a cura di Maurizia Lucchino

Venerdì, 05 Ottobre 2018 22:20

QUADERNI 1

1  (2017)


 

9.

 

 

Presentazione

 

Contributi

 

13.

 

 

 

La necropoli del Bronzo Finale di Morano sul  Po: nuove analisi e riflessioni

Rosaria Avella - Marco Pacciarelli

 

37.

 

 

 

La necropoli romana di via Asiago a Vercelli. Trent’anni di ritrovamenti e di indagini archeologiche

Elisa Panero

 

79.

 

 

 

Offerte monetali nella stipe votiva di Castelletto Stura, località Revellino

Valentina Barberis - Federico Barello

 

93.

 

 

 

Un mosaico policromo dall’antica Aquae Statiellae

Alberto Bacchetta

 

103.

 

 

 

Ghemme, vicus degli Agamini. Elementi per una preliminare riflessione su un insediamento secondario della campagna novarese. I dati dagli scavi del quartiere Fontanelle

Giuseppina Spagnolo Garzoli - Anna Lorenzatto

 

149.

 

 

 

La cristianizzazione nelle campagne tortonesi: la chiesa dei SS. Ruffino e Venanzio di Sarezzano e i suoi santi

Alberto Crosetto

 

159.

 

 

 

La pietra ollare nel Vercellese tra tardoantico e alto Medioevo: analisi dei materiali e spunti metodologici per uno studio integrato del territorio

Nadia Botalla Buscaglia

 

175.

 

 

 

Il nuovo MAB: educativo, interattivo, divertente. Comunicazione e allestimento museale: premessa metodologica

Davide Borra - Deborah Rocchietti

 

 

Notiziario

 

Provincia di Alessandria pp. 191-222

 

191.

 

 

 

Acqui Terme, corso Cavour. Indagini archeologiche nell’area forense

Marica Venturino - Silvia Gatti

 

196.

 

 

 

Acqui Terme, via Crispi. Rinvenimento di una porzione di domus romana

Marica Venturino - Margherita Roncaglio

 

198.

 

 

 

Acqui Terme, via Ferraris. Quartiere abitativo di età romana e fasi di abbandono: nuove indagini (2010-2015)

Marica Venturino - Alberto Crosetto - Raimondo Prosperi

 

200.

 

 

 

Arquata Scrivia, località Moriassi. Tracce di frequentazione preistorica dell’età del Rame

Marica Venturino - Daniele Arobba

 

205.

 

 

 

Arquata Scrivia, via Moriassi e strada vicinale Campora. Insediamento rurale di età romana

Alessandro Quercia - Silvia Gatti

 

208.

 

 

 

Arquata Scrivia, via del Vapore. Struttura di età romana

Alessandro Quercia - Nicola De Carlo

 

209.

 

 

 

Carbonara Scrivia, località Cascina Maghisello. Necropoli di età romana

Alessandro Quercia - Anny Mattucci - Leonardo Lamanna

 

213.

 

 

 

Serravalle Scrivia. Area archeologica di Libarna. Iniziative di valorizzazione e promozione

Marica Venturino

 

271.

 

 

 

 

Serravalle Scrivia, frazione Libarna, ex S. S. 35 - via Liverno. Necropoli di età romana

Alessandro Quercia - Nicola De Carlo - Anny Mattucci - Leonardo Lamanna

 

 

Provincia di Asti pp. 223-226

 

223.

 

 

 

 

Asti. Area archeologica annessa al Museo diocesano S. Giovanni. Restauro di lacerti musivi di età romana

Alberto Crosetto – Mirko Giancrasso

 

 

Provincia di Biella pp. 227-232

 

227.

 

 

 

Biella, via Battistero. Nuovi dati sulla chiesa scomparsa di S. Stefano

Francesca Garanzini - Alessandra Cinti

 

228.

 

 

 

Salussola, località Puliaco. Rifacimento del metanodotto Cavaglià-Biella: abitato medievale e strada glareata

Francesco Rubat Borel - Margherita Roncaglio - Diego Moro

 

230.

 

 

 

 

Viverone (BI) - Azeglio (TO). Sito palafitticolo Vi1-Emissario. Attività di ricerca in concessione

Francesco Rubat Borel - Francesca Garanzini - Francesco Menotti

 

 

Provincia di Cuneo pp. 233-251

 

233.

 

 

 

Bernezzo, frazione S. Anna, località Vallone Romano. Crypta degli Avi. Rinvenimento e progetto di valorizzazione di resti di Ursus arctos

Luisa Ferrero - Marco Pavia - Evio Armando - Carla Taricco - Sara Rubinetti

 

235.

 

 

 

Borgo San Dalmazzo. Chiesa di S. Anna

Giovanni Mennella 

 

237.

 

 

 

Ceva. Indagini archeologiche al Forte

Sofia Uggé - Roberto Sconfienza 

 

240.

 

 

 

Cuneo. Museo Civico. “Ritrovamenti archeologici lungo l’Asti-Cuneo”. La necropoli di Sant’Albano Stura. Inaugurazione step conclusivo (22 ottobre 2016)

Egle Micheletto - Sofia Uggé

 

242.

 

 

 

Mondovì, piazza IV Novembre. Indagini archeologiche nell’area della chiesa di S. Maria delle Grazie (Nostra Donna)

Sofia Uggé - Elisa Ariaudo

 

245.

 

 

 

Roccabruna, località Roccerè. Tracce di frequentazione dell’età del Bronzo

Luisa Ferrero - Deborah Rocchietti - Stefania Padovan

 

249.

 

 

 

 

Valdieri, località Tetti Gaina. Tracce di frequentazione di età protostorica e di attività produttive moderne

Luisa Ferrero - Stefania Padovan

 

 

Provincia di Novara pp. 252-271

 

252.

 

 

 

Barengo. Cimitero. Ara romana reimpiegata

Giuseppina Spagnolo Garzoli - Giovanni Mennella

 

256.

 

 

 

Ghemme, strada privata Bianchi. Necropoli del Bronzo Finale e della cultura di Golasecca

Francesco Rubat Borel - Stefano Marchiaro

 

262.

 

 

 

Ghemme, via Lungo Mora Superiore. Necropoli di età romana e area a destinazione artigianale

Giuseppina Spagnolo Garzoli

 

267.

 

 

 

 

Ghemme, via Roma 47. Necropoli romana

Giuseppina Spagnolo Garzoli

 

 

Provincia di Torino pp. 272-293

 

272.

 

 

 

Caselette. Villa romana. Allestimento del percorso di visita

Federico Barello

 

   

Montalto Dora. Parco archeologico del Lago Pistono

Stefania Ratto - Stefania Padovan 

 

275.

 

 

 

Rivalta di Torino. Castello degli Orsini. Indagini archeologiche 2012-2015

Sofia Uggé - Elisa Bessone - Laura Maffeis - Melania Semeraro

 

278.

 

 

 

Torino, piazza Arbarello 8. Ex Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali. Strutture di età romana

Stefania Ratto - Marco Subbrizio

 

285.

 

 

 

Torino, via Maria Vittoria 7c. Oratorio di S. Filippo Neri. Strutture di età romana e impianti ottocenteschi

Stefania Ratto - Elena Gianasso - Frida Occelli

 

289.

 

 

 

 

Usseglio, località Andriera. Il masso inciso Ròch dij Gieugh: documentazione e nuove scoperte

Francesco Rubat Borel - Andrea Arcà - Angelo Eugenio Fossati - Giovanni Mennella

 

 

Provincia del Verbano Cusio Ossola pp. 294-297

 

294.

 

 

 

 

Gravellona Toce. Prima campagna di scavo del castrum Gravallone

Paolo de Vingo - Giovanni Battista Parodi - Fabio Dalmasso

 

 

Provincia di Vercelli pp. 298-300

 

298.

 

 

 

 

Livorno Ferraris. Ricognizioni archeologiche di superficie

Francesca Garanzini - Maria Elena Gorrini - Stefano Maggi - Elena Smoquina - BenedettamPeverelli

 

 

301.

 

 

Segnalazioni bibliografiche di archeologia piemontese (2015-2016) pp. 301-324

 

Martedì, 07 Agosto 2018 13:27

QAP1

prova libreria

Mercoledì, 02 Agosto 2017 09:30

Editoria

EDITORIA


 

 

QUADERNI di Archeologia

 

TORINO 2017
VOLUME 1

 

a cura delle SOPRINTENDENZE ABAP DEL PIEMONTE

 

 

  

 

QUADERNI di Archeologia

 

TORINO 2018
VOLUME 2

 

a cura delle SOPRINTENDENZE ABAP DEL PIEMONTE

 

 

 

Venerdì, 06 Luglio 2018 12:43

RESTAURI

RESTAURI


IN COSTRUZIONE

 

 

 

DIRETTORE: 

  @beniculturali.it

 

COLLABORATORI

   

 

 

 +39 011____________         +39 011.5641747        _______________@ beniculturali.it

 

 

 

EVENTUALE ORARIO DI APERTURA

 

Venerdì, 06 Luglio 2018 12:43

CATALOGO

CATALOGO


Il Servizio si occupa della catalogazione scientifica dei beni archeologici, mobili e immobili di competenza della Soprintendenza  secondo i parametri dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).

Sono presenti tre sezioni:

 

SEZIONE BENI ARCHITETTONICI

Attualmente i beni culturali catalogati (immobili, settori, urbani, parchi e giardini e disegni), costituenti il patrimonio cartaceo dell’Ufficio Catalogo della già Soprintendenza per i beni architettonici e ambientali del Piemonte (complessivi degli attuali tre Istituti SABAP-TO, SABAP-NO e SABAP-AL) sono archiviati presso Palazzo Chiablese.

 

Il materiale cartaceo archiviato (circa 25500 unità, di cui  8200 relative alla città di Torino e Provincia) comprende:

schede “Lange” , censimenti curati da Augusta e Guglielmo Lange a partire dalla fine del secondo

   Conflitto Mondiale;

schede A di tipo inventariale  (I) di tutti gli immobili di competenza notificati ai sensi delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, eseguite negli anni ‘90 preliminarmente e durante la campagna di schedatura denominata "Operazione Emergenza" condotta non solo per il rilevamento completo dei beni sottoposti a vincolo, ma anche nell'ottica di acquisire informazioni utili al rinnovo dei decreti di vincolo sprovvisti di dati circostanziali relativi alla proprietà e di dati topografici;

- schede A di catalogo (C) redatte tra il 1970 e il 2000 dei più significativi edifici sia pubblici che privati, corredate di documentazione grafica e fotografica. Una sezione a parte comprende le schede relative ad alcune zone a rischio sismico del Pinerolese;

- schede I.P.C.E. “Inventario di protezione del patrimonio Culturale Europeo” redatte negli anni ‘70 e relative ai centri storici urbani del Piemonte;

schede PG relative ai parchi e giardini;

schede SU relative ai settori urbani;

schede T relative ai  settori territoriali;

schede TP relative alle tipologie extra-urbane;

- schede DESC di tipo A e SU, redatte ai fini della valutazione dell’interesse culturale delle aree di trasformazione, ex aree industriali, previste dal P.R.G. della città di Torino;

schede L.R. 84/90 “Progetto dalle Alpi alle Piramidi” di tipo  A, T, TP, SU, CS  relative a  specifiche aree territoriali ( Monregalese, Antico Marchesato di Ceva, Antico Principato del Piemonte; vallate del Cuneese; collina di Torino e aree territoriali dei Comuni di Gavi, Carrosio e Voltaggio) realizzate negli anni ‘90 utilizzando il  sistema informativo Guarini della Regione Piemonte, nato ai fini di migliorare la definizione dei programmi di intervento, salvaguardia e valorizzazione;

 

Sono altresì raccolti i documenti amministrativi relativi alle molteplici campagne di catalogazione effettuate nel tempo, a partire dagli anni ‘80.

 

Infine, sono custoditi gli indici cartacei delle schede raccolte ed i negativi delle fotografie allegate alle schede di tipo A, AI, SU, PG, T, TP.

 

A partire dal 2010 l’Ufficio ha intrapreso un lavoro di digitalizzazione, tutt’ora in corso, attraverso il riversamento in SIGECWEB - Sistema Informativo Generale del Catalogo di tutto il patrimonio cartaceo prodotto. Ad oggi la banca-dati in SIGECweb relativa ai beni immobili del territorio di competenza della Soprintendenza ABAP della Città Metropolitana di Torino, comprende n. 721 schede A.

Per l'anno in corso è stata attivata per la prima volta la campagna di catalogazione dei "Contenitori fisici" (schede C.F. 4.00) dei "Contenitori giuridici" (schede C.G. 4.00)

 

SEZIONE BENI ARCHEOLOGICI

in costruzione

 

SEZIONE BENI STORICO ARTISTICI

L’art. 17 del Codice dei beni culturali (d.lgs. 42 del 22.1.2004) sancisce l’importanza della catalogazione come momento essenziale della tutela del patrimonio culturale. La Soprintendenza svolge il compito di programmare, attivare e collaudare le campagne di catalogazione finanziate dal Ministero per i Beni e le Attività culturali sui beni storico artistici conservati nel territorio piemontese. Fornisce anche indicazioni di metodo per le campagne di catalogazione promosse da Enti, Istituti e personalità giuridiche e ha nel tempo strutturato una collaborazione fattiva con la Regione Piemonte per la conduzione delle campagne catalografiche con fondi regionali svolte a partire dal 1992 col SW Guarini (Guarini Patrimonio Culturale).

La catalogazione viene svolta secondo gli standard e le normative emanate dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Il database dell’Ufficio Catalogo contiene 105.906 schede, in gran parte frutto della digitalizzazione svolta a partire dal 2000 dapprima con fondi messi a disposizione dalla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo di Torino e successivamente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Ogni scheda è dotata di informazioni strutturate collegate ad una o più immagini fotografiche in bianco nero; a seconda del livello di approfondimento della scheda si possono avere informazioni di tipo anagrafico (dove è conservato l’oggetto, la sua identificazione, datazione e la materia di cui è costituito) o più approfondite con la descrizione dell’oggetto, del suo stato di conservazione, con un approfondimento storico – critico con riferimenti bibliografici e identificazione dell’autore dell’opera. Proprio la schedatura degli autori, forte ad oggi di ben 5951 record in continua crescita, può fornire un ottimo supporto ai ricercatori insieme ovviamente alla consultazione delle schede collegate che riguardano queste tipologie di opere:

n. 90316 oggetti storico artistici (schedati col modello OA)

n. 5566 incisioni (schedate col modello S)

n. 1564 beni demoetnoantropologici (schedati col modello BDM)

n. 1114 fotografie (schedate col modello F)

n. 1311 organi musicali (schedati col modello SMO)

n. 84 beni numismatici (schedati col modello N)

Il database catalografico della Soprintendenza, sebbene cospicuo, è comunque ben lungi dal coprire interamente il patrimonio storico artistico piemontese perché le campagne catalografiche sono state condotte alla luce dei ridotti finanziamenti ministeriali, diminuiti notevolmente in anni recenti e sulla base delle urgenze di tutela che andavano via via presentandosi sul territorio; solo in rari casi è stato così possibile affrontare sistematicamente la conoscenza del territorio. Ciò nonostante per qualità e quantità la mole di dati messa a disposizione costituisce uno strumento fondamentale sia per l’esercizio della tutela della Soprintendenza stessa, sia per la conoscenza e valorizzazione dei beni storico – artistici conservati in Piemonte. E’ infatti uno straordinario repertorio ragionato di dipinti su tela e tavola, altari in marmo e legno scolpito, paliotti in tessuto o scagliola, sculture scolpite in legno o in marmo, calici, pissidi, turiboli in argento, carteglorie, leggii, candelieri, arredi lignei e organi risalenti ad un arco cronologico compreso tra il XII secolo e i primi decenni del Novecento. Dal 1998 il bagaglio catalografico della Soprintendenza è stato integrato dalla poderosa campagna di censimento dei beni ecclesiastici promossa dalla Cei condotta in Piemonte dalle singole Diocesi ove è consultabile, ad oggi solo in parte ultimata e validata dal Ministero con l’attribuzione dei numeri di catalogo generale.

 

Le schede cartacee possono essere consultate per fini scientifici, per tesi di laurea, ricerche, pubblicazioni, previa compilazione dell’apposita modulistica.

 

 

 

RESPONSABILE: 

Manuela Pratissoli

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Venerdì, 06 Luglio 2018 13:34

DISPOSIZIONI DI TUTELA

 

 

I beni culturali entrano a fare parte del patrimonio culturale nazionale a seguito di specifici procedimenti amministrativi previsti dagli artt. 12 (Verifica) e 13 (Dichiarazione) e 45 (Tutela Indiretta) del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004).

I beni mobili e immobili di proprietà privata sono sottoposti alle disposizioni di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio, parte II del D.lgs 42/2004 solo se oggetto di uno specifico provvedimento di “dichiarazione di interesse culturale” (cosiddetto “vincolo”, ai sensi dell’art. 10 comma 3 e art. 13 Codice dei beni culturali e del paesaggio). Valutata l’eventuale presenza dei requisiti di interesse previsti, la Soprintendenza, anche a seguito di istanza del privato proprietario (Modulistica/Provvedimenti di Tutela/Emanazione nuovo provvedimento), comunica l’avvio del procedimento, anche su motivata richiesta della Regione e di ogni altro ente territoriale interessato, a tutti i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo del bene, i quali possono intervenire nel procedimento mediante accesso agli atti ed eventualmente produrre memorie entro 80 gg. dal ricevimento della nota.

Successivamente la proposta di dichiarazione di interesse culturale e la bozza del decreto viene trasmessa alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, istituita con DPCR 29 agosto 2014 n. 171, presieduta dal Segretario Regionale, che procede con la firma e repertorio del provvedimento finale.

L'Ufficio Vincoli della Soprintendenza cura la notifica del provvedimento ai proprietari e la successiva trascrizione all'Agenzia del Territorio competente per i beni immobili.

Per quanto riguarda invece i beni mobili e immobili di proprietà pubblica (enti pubblici territoriali e non territoriali, enti ecclesiastici e istituti religiosi, persone giuridiche private senza fine di lucro), che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga a oltre settanta anni, essi risultano sottoposti ope legis alle disposizioni di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio, parte II, fino a che non sia stata effettuata la procedura di verifica dell’interesse culturale (art. 12 Codice dei beni culturali e del paesaggio). In caso di esito positivo della verifica il bene è definitivamente sottoposto alla disciplina di tutela, mentre l’esito negativo comporta l’esclusione del bene medesimo dalla disciplina prevista per i beni culturali.

Per accertare l’esistenza di vincoli su un bene è possibile inoltrare apposita richiesta all’Ufficio (Modulistica/Provvedimenti di Tutela/Verifica di Sussistenza)

Nel caso di beni immobili, si può accertare l’esistenza di vincolo verificandone la presenza sull’elenco degli immobili vincolati reperibile in questo sito.

Dal momento in cui un bene assume formalmente lo status di bene culturale, esso entra a far parte del patrimonio culturale della collettività e rimane sottoposto alle disposizioni di tutela previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 42/2004 e s.i.m.).

In particolare:

  1. I passaggi di proprietà a titolo gratuito (successioni, donazioni) (art. 59 del Codice) e gli spostamenti (nel caso dei beni privati mobili) dovuti a cambio di residenza dei proprietari delle opere devono essere comunicati alla Soprintendenza competente (art. 21 comma 2).
  2. I passaggi di proprietà a titolo oneroso devono essere denunciati alla Soprintendenza competente per il territorio in cui si trova il bene oggetto della vendita. La denuncia deve essere fatta entro trenta giorni dall’avvenuta vendita, con atto sottoscritto sia dall’alienante che dall’acquirente e contenente l’indicazione dell’importo pattuito (art. 59). Il Ministero e gli altri enti pubblici territoriali interessati possono esercitare il diritto di prelazione entro il termine di sessanta giorni dalla ricezione della denuncia (artt. 60-62).(Modulistica/Provvedimenti di Tutela/Denuncia trasferimento di proprietà)
  3. L’alienazione dei beni culturali di proprietà di enti pubblici, enti ecclesiastici nonché persone giuridiche private senza scopo di lucro deve essere autorizzata mediante istanza da inoltrare al Segretariato Regionale e alla Soprintendenza; il provvedimento finale di autorizzazione è emesso, su proposta del Soprintendente, dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale presieduta dal Segretario Regionale e trasmesso alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino che ne cura la notifica alla proprietà e la successiva trascrizione all'Agenzia del Territorio competente.(Modulistica/Provvedimenti di Tutela/Autorizzazione ad alienare)

Sono altresì soggetti ad autorizzazione le costituzioni di ipoteca e di pegno ed i negozi giuridici che possono comportare l’alienazione dei beni culturali. (artt. 54-57). Le stesse disposizioni si applicano anche alla concessione d’uso e alla locazione degli immobili pubblici di interesse culturale (art. 57 bis). Le prescrizioni e le condizioni contenute nell’autorizzazione devono essere riportate nell’atto di alienazione.

Venerdì, 06 Luglio 2018 13:12

UFFICIO ESPORTAZIONE

UFFICIO ESPORTAZIONE


Gli Uffici di Esportazione, istituiti e disciplinati dal Capo IV del R.D. 3164 del 31.12.1923 e dal D.P.R. 28.07.1967, rivestono la funzione di controllo sulla circolazione dei beni in entrata e in uscita dal territorio nazionale. Autorizzano l’esportazione di opere ovvero la vietano per quei beni, la cui uscita dal territorio nazionale costituirebbe un danno per il patrimonio culturale nazionale.
Svolgono altresì attività di controllo – consulenza sulle opere provenienti dai Paesi Terzi. Tale attività implica un assiduo raccordo operativo con gli uffici doganali e con il territoriale Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.
La modalità procedura è digitale (Sistema ministeriale SUE), con la sola deroga per le istruttorie relative a trasferimenti temporanei di opere che partecipano ad eventi espositivi. L’utilizzo del Sistema avviene attraverso l’accreditamento dell’utente all’indirizzo: https://sue.beniculturali.it/
Il sistema genera per ogni utente un codice di registrazione e successivamente fornisce una password operativa (la procedura viene costantemente monitorata dall’Ufficio che fornisce collaborazione in ciascuna delle fasi operative).
Le istanze, stampate e opportunamente firmate, vanno consegnate all’Ufficio in duplice copia con corredo fotografico a colori.
La trattazione delle istruttorie aventi ad oggetto opere con più di settant’anni decorre dalla data di accertamento con un termine massimo di 40 giorni. I termini di trattazione delle istruttorie aventi ad oggetto opere d’arte contemporanee (con meno di  settant’anni o di autori viventi) decorrono dalla data di consegna della documentazione cartacea opportunamente firmata con espletamento in massimo 30 giorni.

 

 

 

 

DIRETTORE: Valeria Moratti

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COLLABORATORIFabio Olivieri, Anna Abbona

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 +39 011.5641701/703/747         +39 011.5641747        sabap-to.ufficioesportazione@ beniculturali.it

Venerdì, 06 Luglio 2018 12:43

MOSTRE

UFFICIO MOSTRE


La Soprintendenza, al fine di poter autorizzare la richiesta di prestito avanzata dalla proprietà (Ente pubblico, Ente ecclesiastico, Fondo Edifici di Culto, proprietà privata con decreto di vincolo), deve fare pervenire almeno 4 mesi prima della data di inaugurazione della mostra/evento culturale, come richiesto dalla normativa vigente, lettera di assenso, elenco di tutte le opere esposte, scheda conservativa di prestito, piano scientifico e organizzativo della mostra, condizioni climatico-ambientali e di sicurezza della sede espositiva. Nel caso in cui il bene da prestarsi fosse richiesto all’estero è indispensabile, oltre alla documentazione sopra citata, garanzia scritta di reimportazione dello stesso da parte dell’Ente organizzatore e dichiarazione dello stato giuridico da parte della proprietà.
Qualora la documentazione richiesta (elenco delle opere esposte, piano scientifico e organizzativo della mostra, condizioni climatico-ambientali e di sicurezza della sede espositiva) non pervenga dalla proprietà, deve essere cura dell’Ente organizzatore fornirla alla Soprintendenza.
L’Ufficio Mostre, una volta acquisita la documentazione ed espresso parere, avvia la richiesta di autorizzazione al superiore Ministero al fine di ottenere l’autorizzazione di rito e successivamente di informare la proprietà dell’avvenuta autorizzazione.

 

 

 

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